Quanti chilometri riesce a percorrere un motore senza cambiare l’olio motore?
Le risposte a questo quesito necessitano di alcuni brevi chiarimenti.
Quali sono le funzioni del lubrificante?
- lo scopo principale è quello di aderire alle superfici in movimento ed eliminare l’attrito secco con l’attrito fluido, formando un velo protettivo;
- raffreddare gli organi in movimento, trasferendo il calore dai punti più caldi alle zone più fredde;
- proteggere le superfici metalliche interne da corrosione, ruggine, infiltrazioni di acqua, ossidazione;
- assicurare la tenuta tra pistone e canna del cilindro, impedendo la fuoriuscita dei gas combusti.
IL DEGRADO DELL’OLIO MOTORE
L’olio motore subisce un inevitabile degrado nel tempo.
Il degrado dell’olio deriva in primo luogo dal notevole stress termico cui è sottoposto all’interno del motore. Ciò favorisce l’ossidazione della carica, la rottura dei legami molecolari del lubrificante e l’evaporazione. L’olio così diluito non è più in grado di dissipare il calore e si formano morchie e lacche indurite che tendono ad ostruire il circuito di lubrificazione. Per contrastare questi dannosi fenomeni, la tecnologia chimica applicata ai lubrificanti, ha introdotto da vari anni particolari additivi detergenti. Ma anche gli oli motore sintetici di eccellente qualità di ultima generazione non possono fare miracoli se viene trascurata la normale manutenzione.
IL CONSUMO DELL’OLIO MOTORE
Il consumo sarà estremamente variabile a seconda del tipo di motore, dell’utilizzo e delle caratteristiche dell’olio. Su motori di grossa cilindrata e potenza, in certi casi, i consumi massimi sono dell’ordine di 1 litro x 1000 km o poco meno.
Le cause principali del consumo d’olio sono:
– combustione in camera di scoppio;
– evaporazione tramite i vapori di sfiato;
– decomposizione (in minima percentuale).
IL TRAFILAMENTO OLIO IN CAMERA DI COMBUSTIONE
Nei motori di serie moderni la quantità di olio che trafila nella camera di combustione è molto ridotta rispetto al passato ma non del tutto eliminata. Inoltre, i vapori di olio provenienti dal sistema di ricircolo ed EGR sono reimmessi in camera di scoppio. Appositi paraoli inseriti negli steli delle valvole, impediscono il trafilamento abbondante di olio in camera di combustione.
Altro elemento determinante ai fini della massima riduzione del consumo d’olio è il corretto accoppiamento tra cilindro e pistone. I motori moderni hanno un gioco di accoppiamento canna/pistone dell’ordine di appena 2-3 centesimi di mm e adottano fasce elastiche e le relative cave, molto sottili per ridurre giochi ed attriti nonchè l’effetto di pompaggio dell’olio verso la camera di combustione.
I PARAMETRI CHE INFLUENZANO IL CONSUMO D’OLIO
I parametri che influenzano maggiormente il consumo d’olio di un motore perfettamente efficiente, ben progettato e non usurato sono essenzialmente i seguenti:
– regime di rotazione del motore;
– cilindrata del motore;
– quantità di olio in circolazione;
– viscosità, qualità e temperatura dell’olio motore.
Agli alti regimi di rotazione del motore viene deposto più olio sulle pareti dei cilindri e all’interno dei pistoni, ma arriva più lubrificante alla pressione massima anche sugli alberi a camme in testa, e su tutto il sistema albero motore – bronzine. Non dobbiamo infatti dimenticare che la pompa dell’olio (o le pompe nei motori più esasperati) è trascinata in rotazione dal motore e la sua portata aumenta in funzione del regime di rotazione. Maggiori quantità di olio sulle pareti caldissime di cilindri e pistoni hanno anche un benefico effetto refrigerante (ancor più per un motore raffreddato ad aria) ma comportano un aumento dell’evaporazione del lubrificante e di trafilaggio in camera di combustione perché il controllo delle fasce elastiche è meno efficace agli alti regimi. Di conseguenza, avremo grandi quantità di olio in circolazione, trafilaggi nelle varie camere di combustione e forte evaporazione; dunque maggior consumo di olio.
La temperatura media di esercizio dell’olio motore varia dagli 80 ai 120° C : per mantenerla il più possibile costante si possono inserire nel circuito di lubrificazione radiatori aria-olio o scambiatori di calore acqua-olio in cui l’acqua di raffreddamento del motore funge da refrigerante per l’olio.
GRADAZIONE OLIO E CONSUMO
Negli ultimi 50 anni gli oli motore hanno subito una continua e rapida evoluzione. Si è passati dai lubrificanti a gradazione fissa (SAE 30, 40, 50) estivi o invernali di origine minerale e durata limitata, ai multigrade “Long Life” detergenti, adatti a tutte le stagioni (es. 20W- 40) sempre a base minerale ma additivati.
La viscosità indica la capacità di scorrimento delle molecole dell’olio ad una data temperatura, tenendo conto che l’olio scorre con più difficoltà quando è freddo e diventa più fluido con l’aumentare del calore. E’ necessario, subito dopo l’avviamento a freddo, che l’olio raggiunga rapidamente e con minimo attrito, tutti gli organi del motore da lubrificare.
A tale scopo occorre un olio con viscosità a freddo molto bassa: si è passati dai 20W di 20 anni fa agli attuali 15, 10, 5 W per climi normali fino ad arrivare a 0W per i climi più freddi (W sta per “winter”, inverno). Per contro, a motore caldo ed elevati regimi di rotazione, è necessaria una viscosità dell’olio maggiore onde ottenere un velo lubrificante che resista ai carichi elevati ed alle alte temperature.
Quindi un olio motore multigrado SAE 10W- 40 avrà una viscosità 10 a bassa temperatura (circa -18° C) e 40 in condizioni di alta temperatura (circa +100°C).